Gramsci

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giovedì 26 giugno 2014

Il PdCI aderisce alla manifestazione nazionale per il Controsemestre Popolare!




Pdci Federazione Lodi
  SABATO 28 
VIENI a Roma assieme a noi!!!
28 giugno 2014
                                    
                                                                                   
                       in piazza della Repubblica

Stiamo organizzando pullmans da  Milano (p.zle Loreto) ore 06,30 info. tel: 02.683091, 02.6072576 
                        e da  Lodi (casello autostrada) ore 07.00  info. 0371421725,  3334541654
e da Casalpusterlengo (da decidere)

COSTRUIAMO IL CONTROSEMESTRE POPOLARE
 PER UN’ALTRA EUROPA
di:DIGNITÀ, LAVORO, CONTRATTI, SALARIO, DIRITTI, DEMOCRAZIA, STATO SOCIALE,
 BENI COMUNI, SALUTE, AMBIENTE...

contro: L’EUROPA DELLE BANCHEAUSTERITÀ, PRIVATIZZAZIONI, PRECARIETÀ, DISOCCUPAZIONE, 
SPESE MILITARI,  GRANDI OPERE...

PARTE IL“CONTRO SEMESTRE”DI MOBILITAZIONE E DI LOTTA

USB è tra i promotori delle iniziative che si svolgeranno durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea dal 1° luglio a fine anno.
La prima iniziativa è rappresentata dalla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il prossimo 28 giugno, con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14.00.
Insieme ad altre forze sindacali, a realtà sociali e gruppi politici, ci  mobilitiamo per la costruzione di un contro semestre popolare e di lotta che rivendichi:
·    lavoro, reddito, salario, welfare, democrazia, beni comuni
·    fermare il Jobs Act, le privatizzazioni, l'annullamento dei diritti sociali
·    denunciare il Fiscal Compact, i Trattati Europei
·    fermare il militarismo e la guerra alle porte dell'Europa

Mairago. Il progetto di "Mairago bene comune".

               
Vito Cafaro
A Mairgo, piccolo Comune nel lodigiano si è combattuta una lotta per il cambiamento, quello vero. A competere contro la lista civica del Sindaco uscente, il nostro compagno (segretario dimissionario del PdCI di Lodi) Vito Cafaro ha organizzato e dato vita ad un progetto politico lungimirante, "Mairago Bene Comune".
Il Comitato nato dopo una assemblea partecipata e dopo un dibattito democratico e franco ha visto muovere i primi passi tra le speranze di cambiamento per un paese che, anche se piccolo è pieno di potenzialità.
Alle elezioni del 25 maggio scorso la lista del compagno Cafaro non ha vinto le elezioni. 
Ma non per forza la sconfitta elettorale può portare immobilismo, anzi noi comunisti italiani pensiamo il contrario. 
Il compagno Vito e il Comitato Mairago bene comune hanno mosso idee e speranze tra i mairaghini. Quest'anno le cose non sono andate come avremmo voluto. 
Ma ora comincia la battaglia politica vera. Mairago bene comune è all'opposizione e vorrà farla per bene. 
Si è già organizzata creando un cosidetto "governo ombra" per non dare spazio di manovra alla maggioranza.
Al primo consiglio comunale, dopo l'insediamento della maggioranza e il discorso del nuovo Sindaco di Mairago, Vito ha presentato la propria opposizione alla maggioranza. 
Nel farlo ha voluto ricordare la figura di Enrico Berlinguer. L'11 giugno è stato il trentesimo anniversario della scomparsa del grande Segretario del PCI.
Cafaro ha messo in risalto la componente umana di Berlinguer, e l'imprescindibile questione morale - " per lo sviluppo culturale, politico e sociale del nostro paese Italia è, allo stato, rimasta inascoltata e bistrattata - .
Mairago bene comune è nata dalla passione e dagli ideali di un comunista italiano. 
Siamo certi che il lavoro del compagno Vito renderà onore agli ideali della nostra vita sociale e politica!

PdCI
Direzione provinciale di Lodi 





domenica 15 giugno 2014

Togliatti e Berlinguer. Due comunisti italiani.


In questi giorni, il nostro partito sta celebrando gli anniversari di due grandi personalità politiche della nostra storia politica. 
Palmiro Togliatti ed Enrico Berlinguer vengono ricordati per essere stati fondamentali per la democrazia in Italia.
Soprattutto quando si tratta della figura di Enrico Berlinguer tutti fanno a gara per ricordare il segretario del PCI. Anche il settimanale "L'Espresso" ha allegato nell'ultimo numero un libro dedicato a Berlinguer con la famosa intervista ad Eugenio Scalfari. 
Tutti parlano di Berlinguer e di Togliatti. Ma in molti hanno dimenticato una caratteristica importante dei due politici, erano comunisti italiani. 
Togliatti fu colui che evitò di far ricadere l'Italia in una guerra civile che avrebbe portato questo paese a conseguenze inimmaginabili. 
Togliatti ideò la via italiana al socialismo. Una idea che voleva rafforzare le basi democratiche dell'Italia dopo 20 anni di fascismo. 
Certo, del Migliore si ricorda anche lo stretto rapporto che esso aveva con la figura ingombrante di Stalin quando quest'ultimo decimava generazioni di Bolscevichi della prima ora.
Ma il ruolo di Togliatti rispetto a quella tragica pagina del comunismo internazionale fu quella di garantire ai comunisti italiani di vivere ed evitare le epurazioni. 
Senza Palmiro Togliatti l'Italia avrebbe sicuramente preso una via decisamente diversa. Ha rappresentato un argine alla Reazione americana e allo stalinismo per difendere la via italiana al socialismo.
Su Enrico Berlinguer sono già state dette tante cose. Ripeterle sarebbe inutile. Ciò che il PCI di Berlinguer ha apportato all'Italia rende valide le nostre lotte ed i nostri ideali sempre attuali anche se qualcuno sostiene che essere oggi comunista non ha più senso. 
Noi pensiamo che non ha senso ricordare Berlinguer ed essere oggi liberaldemocratici come sono i leader del PD, partito che, nel senso comune viene visto come l'erede del PCI. 
Mai cosa più falsa! Potevamo anche accettare che i compagni delPDS/DS potessero parlare di Berlinguer e della sua importante lezioni politica. 
Ma oggi, sentire Matteo Renzi parlare di Berlinguer ha il sapore dell'ipocrisia e del peggior opportunismo politico. 
Vogliamo ricordare queste due figure per dare slancio all'azione del nostro partito. Lottiamo oggi per difendere ciò che Togliatti e Berlinguer hanno ottenuto dalle lotte del movimento operaio.
Nonostante le grandi difficoltà il nostro partito cresce. Cresce perché ad arricchirlo ci sono centinaia di militanti che lavorano per rendere possibile il sogno di una Italia migliore. 
Non abbiamo deputati, senatori ed europarlamentari. Ma siamo tra la gente ed ascoltiamo i loro bisogni e le loro paure. Lottiamo con loro e li sosteniamo. Questo sono i comunisti.

PdCI 
Federazione di Lodi 




martedì 10 giugno 2014

Ricostruire il Partito Comunista è necessario.


Da qualche giorno, gira in rete la notizia che militanti e quadri del PdCI romano hanno lasciato il partito perché non più in sintonia con il partito e la linea politica adottata. 
Essere comunista in Italia oggi non è semplice. Un comunista, se vuole iscriversi al "Partito Comunista" non ha che l'imbarazzo della scelta. 
PRC, PdCI PC di Rizzo, Sinistra anticapitalista, PCL, PdAC....le sigle sono ancora tante, ma mi fermo qui.
Sembra di essere al mercato. Scegliere il PC migliore, quello più rosso e con la falce e martello ben in evidenza. 
Oggi non è semplice essere comunisti in Italia. La società ha quasi dimenticato i simboli e i valori del comunismo rimpiazzati oggi da una generica sinistra plurale senza capo ne coda. 
Non posso biasimare chi fuori da questo marasma stenta a prendere una decisione rispetto all'iscrizine ad un "Partito Comunista". 
Non condivido, ma rispetto la scelta dei compagni di Roma di lasciare il Partito. Sostengo però che sia un errore. In questa fase storica il Partito (con le poche forze economiche a disposizione), sta cercando di rimettere insieme i cocci rotti dalla Sinistra/Arcolbaleno.
Il nostro segretario nazionale sta portando avanti un minuzioso lavoro che parte dalla base. Tornare tra i territori e sostenerli è il dovere di un leader comunista. E Procaccini sta adempiendo ai suoi doveri da segretario egregiamente.
Certo, gli errori sono stati commessi. Alle elezioni europee il PdCI avrebbe dovuto contare di più e lottare per far sentire il proprio peso e presenza.
Il partito può contare solo sulla forza militante dei territori. Ognuno di noi sta lavorando affinché il PdCI sia ancora in grado di poter essere un partito capace di rappresentare le istanze dei lavoratori e dei più deboli.
Se ognuno di noi dovesse gettare la spugna pensando di costruire una sinistra aperta e non più comunista commette lo stesso errore del compagno Vendola che da comunista convinto della FGCI degli anni '80 è ora in prima fila ad attaccare i comunisti organizzati in Italia.
Ricostruire il Partito Comunista è necessario, ma per ricostruirlo bisogna essere in prima linea.



Marco Marconi

resp. organizzazione PdCI Lodi